ISLANDA D’INVERNO

MISTERI E CONTRASTI DELL’INVERNO ISLANDESE

L’inverno in Islanda ha il gusto del contrasto. Il buio e la luce, il bianco e il nero, il freddo dei venti polari e il calore delle pozze termali. Ogni esperienza è assoluta. L’alba arriva a mattina inoltrata, l’aurora si manifesta con il buio della sera. Le poche ore di luce sono gioia per gli occhi di chi è alla ricerca della potenza della natura incontaminata di queste latitudini. Ci si muove nel silenzio ovattato di strade bianche, tra distese di lava nera che affiora sotto la neve, alla scoperta di cascate ghiacciate, immortalate nel loro perenne fluire. L’Islanda in inverno è meta per pochi. Gli islandesi si radunano nelle città principali, a Reykjavik, Akureyri, Hofn. Gli animali sono stati da tempo radunati: le pecore chiuse al caldo negli ovili, i cavalli, liberi di vagare vicino alle fattorie, protetti dal loro manto invernale. Anche il respiro della Terra sembra più pesante: i geyser sono avvolti dal vapore, tutto è come intorpidito, sonnolento. È come perdersi nello spazio e nel tempo. A bordo di un minivan tutto per noi, guidato dal nostro Esperto, senza orari e itinerari fissi, potremo decidere di fermarci dove la luce ci porterà, alla ricerca della magia dell’aurora boreale.

ITINERARIO
GIORNO 1: PARTENZA DA MILANO PER REYKJAVIK, CAPITALE E PRINCIPALE CITTÀ DELL’ISLANDA
Partenza dall’Italia per Reykjavik con voli di linea e scalo europeo.
Arrivo all’aeroporto internazionale di Keflavik e incontro con l’esperto Kel 12 che vi guiderà durante tutto il viaggio.

Trasferimento in città e sistemazione in hotel.

GIORNO 2: LA COSTA SUD, CASCATE VILLAGGI E MERAVIGLIE NATURALI: LE CASCATE SELJALANDFOSS E SKOGAFOSS, IL VILLAGGIO DI VÍK E IL PROMONTORIO DI DYRHÓLAEY
Iniziamo la nostra avventura invernale lungo Ring Road, come è comunemente chiamata strada principale d’Islanda.

Procedendo in direzione sud-est, anche se ancora lontana, be presto potremo individuare l’elegante sagoma della cascata Seljalandfoss. La strada infatti taglia una pianura interrotta da un rilievo, dalla cui sommità un corso d’acqua si lascia cadere da sessanta metri; un ottimo soggetto per i fotografi. Un sentiero consente di passare dietro la cascata offrendo un punto di osservazione molto particolare, tuttavia considerata la stagione prima di imboccarlo verificheremo le condizioni del terreno; la nostra priorità è sempre la sicurezza di tutti i partecipanti.

Poco più avanti raggiungeremo Skógafoss, una cascata poco più alta della precedente, ma decisamente più maestosa e imponente. Una lunga scalinata laterale (che fortunatamente non deturpa il paesaggio) consente di giungere fino in cima.

La Ring Road sale per oltrepassare il monte Reynisfjall ed arrivare al piccolo villaggio di Vík í Mýrdal.

Vik – come è più comunemente chiamato il paese – detiene ben due primati: si tratta del villaggio costiero più meridionale d’Islanda e, nello stesso tempo, l’unico senza un porto. Il nostro percorso prevedrà alcune soste: a Dyrhólaey, faremo una breve passeggiata su un promontorio, dove un faro a pianta quadrata resiste intrepido alle sferzate furiose del vento. Il panorama è spettacolare da qualsiasi parte ci si volti.

Dopo Vík ci spingeremo nel nostro primo sandur: scopriremo che questo termine indica una distesa di sabbia e materiale lavico formatasi in seguito ad attività vulcaniche iniziate sotto la calotta glaciale.

Proseguiremo quindi il nostro viaggio in direzione est; giunti nell’area di Kirkjubæjarklaustur, villaggio dal nome quasi impronunciabile, ci sistemeremo nelle nostre camere e dopo cena (libera), se avremo voglia, andremo alla ricerca dell’aurora boreale.

GIORNO 3: I GHIACCIAI ISLANDESI VISTI DA VICINO: LE MOLTEPLICI DIRAMAZIONI DELLO VATNAJÖKULL, IL GHIACCIAIO PIÙ ESTESO D’EUROPA
Oggi a farci compagnia per tutto il giorno sarò uno splendido ed indimenticabile paesaggio: l’imponente massa bianca del Vatnajökull il più esteso ghiacciaio al di fuori della regione artica.
Dedicheremo l’intera giornata a scoprire alcuni suoi rami.

Successivamente raggiungeremo uno dei luoghi più magici d’Islanda.
Il paesaggio lascerà senza fiato: un’ampia laguna è invasa da iceberg di ghiaccio azzurro che avanzano in modo lento e inesorabile.
Un breve tratto di fiume segna l’unica via di fuga per i piccoli iceberg che resistono alla luce per perdersi nel mare.

Siamo a Jökullsarlón il più noto dei laghi glaciali islandesi, una delle attrattive più visitate al mondo, un luogo talmente suggestivo che vi sono state girate scene di diversi film, tra questi: A view to a kill e Die another day di James Bond; Tomb Raider con Angelina Jolie e Batman Begins.

Dopo il pranzo (libero) visiteremo il centro informazioni del parco nazionale di Skaftafell, la cui area rappresenta una vera oasi tra il ghiacciaio e il sandur e ci sgranchiremo le gambe seguendo un sentiero completamente in piano che ci consentirà di ammirare da vicino la punta del ghiacciaio Skaftafellsjökull.

Nel tardo pomeriggio, dopo una vera full immersion di ghiacciai islandesi, rientreremo al nostro hotel.

GIORNO 4: IL CIRCOLO D’ORO: GULLFOSS, UNA SPETTACOLARE CASCATA STRETTA NEL GHIACCIO, L’AREA GEOTERMALE DI GEYSIR E IL PARCO NAZIONALE DI ÞINGVELLIR, TRA STORIA E GEOLOGIA
Oggi inizierà il nostro viaggio di ritorno verso Ovest.

Dai finestrini avremo la possibilità di ammirare nuovamente le splendide cascate visitate qualche giorno prima, dopodiché devieremo verso Nord in cerca di nuovi spettacolari luoghi islandesi.

La prima attrazione sarà Gullfoss, una delle cascate più apprezzate dell’isola, in inverno, stretta nella morsa del ghiaccio, è incastonata in uno scenario eccezionale. A breve distanza, l’area geotermica di Geysir. In questa zona si possono osservare fumarole e pozze di fango dove l’acqua è in costante ebollizione, ma il fenomeno più ammirato è sicuramente quello del geyser, che attira numerosi visitatori da tutto il mondo.

Geysir è il nome di uno specifico soffione talmente noto da aver ribattezzato il fenomeno in generale, geyser – per l’appunto – in inglese.
Ora, la scena è dominata dal più giovane e affidabile Strokkur, che all’incirca ogni sette – otto minuti richiama l’attenzione dei presenti con getti che possono raggiungere anche i trenta metri di altezza.

L’ultimo protagonista di giornata e del cosiddetto Circolo d’Oro è il Parco Nazionale di Þingvellir, un sito molto caro a tutti gli islandesi.
In questo luogo nel 930 si tenne, infatti, la prima assemblea generale islandese, l’Alþingi, considerata anche la prima forma parlamentare europea.
L’area di Þingvellir, inoltre, si trova su un lato della fossa tettonica; qui le placche nordamericana ed eurasiatica si allontanano di circa 2,5 cm l’anno, un fenomeno questo che ha provocato uno sprofondamento facilmente osservabile della valle di oltre quaranta metri nel corso di migliaia di anni.

Al termine delle visite ritorniamo verso la capitale per trascorrere la serata nelle vie cittadine del centro.

GIORNO 5: REYKJAVIK, LA CAPITALE DELLA NAZIONE E CAPITALE PIÙ A NORD DEL MONDO E LA PENISOLA DI REYKJANES
Nonostante sia sede governativa, amministrativa, commerciale e culturale dell’intera isola – nonché principale centro di servizi, trasporti e comunicazioni – Reykjavík riesce a conservare un’invidiabile dimensione umana, facilmente percepibile camminando tra le sue vie del centro.

Avrete la possibilità di fruire di alcune ore libere per visitare la moderna e particolare chiesa di Hallgrim, la più grande dell’Isola, ma anche l’edificio più alto. La chiesa è il principale punto di riferimento della città, visibile pressoché da ogni strada.

Si potrà percorrere Laugavegur strett, la via dello shopping e perdersi tra le sue innumerevoli botteghe, prima di raggiungere l’elegante piazza Austurvöllur: dove si affacciano il Parlamento e la piccola Cattedrale neoclassica. Alle loro spalle il lago Tjörnin, affollato di uccelli in estate e ghiacciato in inverno per la felicità dei ragazzi.

Poco lontano sarà possibile ammirare il mare passando di fronte alla Casa del Consiglio dei Ministri, e successivamente alla particolare scultura Sun Voyager, che ricorda vagamente un veliero vichingo.

Dopo il pranzo (libero) che consumeremo in uno dei tanti locali della capitale, riprenderemo il minibus per partire in direzione di Reykjanes, la penisola che si allunga verso la punta sudoccidentale dell’isola.

Qui sosteremo presso l’area geotermica di Seltun e ci rilasseremo nelle acque termali della Laguna Blu circondati dalla neve e dalle nuvole di vapore.

Rigenerati nel fisico e nello spirito, risaliremo sul nostro mezzo e seguendo la costa giungeremo fino alla cittadina di Keflavik, per il pernottamento.

GIORNO 6: PARTENZA DA REYKJAVIK E VOLO PER L’ITALIA
Trasferimento in aeroporto secondo l’operativo previsto.
Qui il nostro esperto vi saluterà, sperando che al rientro in Italia portiate con voi qualcosa di prezioso, come il ricordo di questa splendida terra.

 

Le Ragazze Viaggi e Turismo

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